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novembre 30, 2002

All'idiozia non c'è davvero limite


Molti di noi credono che la tecnologia e il benessere, intesi come li conosciamo, siano ancora d'aiuto nel nostro sviluppo sociale e culturale.
Se questo e' stato vero dal tempo in cui mangiavamo con le mani, passando poi a usare forchetta e coltello, lo stesso principio, in questi ultimi anni di vita tecnologica avanzata e di ultrabenessere terreno, (almeno per alcuni di noi) si e' dimostrato fallace (se non altro solo per lo sfruttamento della natura apparentemente a costo zero); e tutta la nostra tecnologia sbandierata e ostentata, tutto il nostro benessere, in mancanza di un adeguato supporto culturale prima e sociale poi, rimangono vuoti e, scusandomi della rima, idioti.
La cultura laica della memoria soprattutto (che rimane forse l'unica), ma anche quella della società intesa come una comunità di persone interdipendenti le une dalle altre, devono essere alla base dello sviluppo intellettuale di un essere umano.
Se io tutte le volte che passo davanti al mio vicino di casa, col quale magari
ho litigato da non molto perche' mia figlia teneva la musica troppo alta, nel momento in cui si godeva il sole in giardino e gli pìrito (io pìrito, tu pìriti, egli pìrita...) sotto il naso, dopo la terza volta, se e' gentile, mi regalerà un farmaco contro l'aerofagia; se lo e' un po' meno, mi tratterà da idiota e magari comincerà a piritare pure lui; e poi io chiederei aiuto ai miei parenti perchè le sue puzzano più delle mie e lui poi lo chiederebbe ai suoi; e poi noi mangeremmo di schifo per fare pìrite piu' schifose e poi loro berrebbero acqua di fogna per fare pìrite di fogna; e così tutti a piritare, in una grande guerra di pìrite.
In Nigeria, uno dei paesi piu' alla fame e piu' sfruttati (da noi) del mondo, un intelligentone ha pensato bene di mostrare ai retrogradi islamici, che relegano sotto un chador le loro donne, di quale grande cultura siamo dotati noi occidentali. Questo pensatore della cultura occidentale (ma quale sarà poi questa cultura occidentale... boh...) si e' fatto carico di emancipare i sottosviluppati eredi di Maometto con un segno forte e importante per far sì che la nostra cultura venisse riconosciuta dai sottosviluppati islamici come forte e potente, dotata di grande tolleranza e rispetto per le altre culture e soprattutto per le donne.
Fate conto di extraterrestri che atterrino sul nostro pianeta: la stessa cosa. Qualcuno dovrebbe incaricarsi (ahime' compito ingrato) di illustrare la grandiosità della nostra cultura, quella che ci ha permesso di fare scoperte scientifiche, di scrivere trattati umanistici e creare opere d'arte che non hanno pari (almeno tra i terrestri).
Lo stesso problema e' capitato a questo intelligentone di signore quando ha voluto mostrare la grandezza della nostra cultura ai retrogradi musulmani; così, penserete voi che siete persone ragionevoli, non avendo a disposizione Leonardo Da Vinci, non potendo contare su Marcel Proust ne' su Pablo Picasso per raccontare di se' stessi, ha magari mostrato ai musulmani (che sono poi suoi vicini di casa, mica extraterrestri) un documentario sugli studi e le opere di Leonardo, o letto loro un paio di capitoli di Alla ricerca del tempo perduto o ancora ha mostrato e spiegato loro la grandezza, ad esempio, del Guerniça la stupenda grande tela di Picasso.
Purtroppo, e dico purtroppo perche' anziche' una guerra di pìrite e' scoppiata una guerra vera, l'intelligentone (o gli intelligentoni) non hanno fatto questo, ma hanno ritenuto che la grandiosità della nostra cultura occidentale potesse essere rappresentata, udite, udite, udite: dalla finale per l'elezione di Miss Mondo.
Noi, noi cosiddetti occidentali (ma a Occidente di chi?), dovremmo essere incazzati con questo idiota (altro che intelligentone) che ha fatto passare per cultura occidentale una pratica forse peggiore del terribile chador che illude delle povere ragazze a cui la natura ha fornito loro un corpo rispondente alla bellezza di questa epoca androgina (pensateci: le divinità non sono mai state rappresentate così magre). Io non sono certo un puritano ne' un baciapile e ritengo che tutti e tutte siano liberi e libere di fare col proprio corpo cio' che vogliono (ma ragazze mie non fate fare i soldi agli altri col vostro corpo).
Noi, dovremmo linciarlo questo signore; noi e non i musulmani (che sicuramente hanno poi preso a pretesto la cosa), dovremmo indignarci, dovremmo sentirci offesi. Noi occidentali. Noi...
Ma noi chi?
Quelli che stanno a guardare la televisione italiana (pubblica o privata) piu' di un'ora al giorno?
Quelli che in una serata di pioggia, mentre spingi al bordo della strada la tua utilitaria in panne ti suonano col loro macchinone perche' vogliono passare alla svelta?
Quelli che hanno votato Berlusconi per provare qualcosa di diverso?
Quelli che passano la nottata ad aspettare che il negozio di Armani apra il giorno dopo per acquistare i capi migliori con i saldi?
Quelli che pensano che alla fine i soldi riescano a darti anche cio' che veramente ti manca dentro?
No, direte subito, noi non siamo quelli.
Ma dove siamo (mi ci metto anch'io), se non siamo quelli?
E quanti siamo?
E allora se noi non siamo quelli, non possiamo considerarci occidentali perche' siamo davvero diversi da quegli occidentali lì?
E allora cosa siamo, se non siamo occidentali?
Magari, si risolvesse tutto con una guerra di pìrite, come da bambini.

Stefano Cavallini

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