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aprile 30, 2003

Danni e benefici


Questo 25 Aprile e' stato il 58°anniversario della Liberazione.
La fine della II Guerra Mondiale.
Un evento non certo da poco, come tutti gli anni, d'altronde.
Un evento che deve essere tramandato alle generazioni future; e deve essere fatto il possibile per rinverdire nei giovani la memoria di quell'evento, gioioso e drammatico allo stesso tempo.
Intorno alla commemorazione da qualche anno a questa parte assistiamo a manifestazioni ed esternazioni che hanno del ridicolo: il ridicolo della generazione di politici attualmente al governo (non solo in Italia) che tratta i dolori e le ferite profonde di una nazione o di un popolo, come un'opinione; che cerca di cancellare con le parole crimini incancellabili, aiutandosi con il mezzo piu' superficiale e distorsore: la televisione.
Ma assistiamo, purtroppo, anche al ridicolo di chi, superstite, vuole a tutti i costi imporre alla commemorazione
, un ricordo ricoperto da un ingombrante strato di retorica solennità, sprecando logorroici discorsi, pur rispecchianti una sacrosanta verità; e li spreca con chi non ha conosciuto la guerra, ma soprattutto in casa (o a scuola) non e' stato educato ai principi del rispetto reciproco e del senso civico.

aprile 20, 2003

Re Pidocchio


Da qualche giorno ho notato, lungo le strade principali della mia città natale, nuovi cartelloni pubblicitari; quelli piu' grandi, che ti appaiono all'improvviso dietro una curva, costretto a vederli almeno di sfuggita, in alto, incombenti, spesso inquietanti.
Voi direte: niente di strano, i cartelloni pubblicitari cambiano a intervalli regolari.
Sì, ma questa volta pubblicizzano una multisala cinematografica; sapete, di quelle dove ti aspetti che ti diano un carrello, per acquistare le tue emozioni, le tue sensazioni.
Una multisala, direte voi; e che c'entra con questa rubrica e questo sito?
C'entra c'entra...  pero' e' bene approfondire un tantino.
La multisala in questione (probabilmente ne sono state aperte altre su tutto il territorio nazionale),  si chiama, salvo errori od omissioni, Medusa multicinema.
Il cinema, nonostante faccia ormai parte della nostra memoria, non puo' essere considerato cultura nata direttamente dalle popolazioni, anche se e' stato (e spesso lo e' ancora) espressione di masse popolari (pure se filtrate dalla cinepresa e dal suo operatore).
Creare un film presuppone un investimento, dunque un capitale, tanto e' vero che il fisco e il sistema contributivo nazionali classificano il cinema "industria cinematografica".