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maggio 31, 2003

A prescindere...


Nonostante la imperante cultura basata su una informazione parziale e distorta, esistono realtà (create e portate avanti da persone reali, anche se dietro un monitor, lungo una linea telfonica o direttamente tra la gente) che ci fanno tornare ad aver fiducia nel genere umano (forse).
Le materie che trattiamo in questo piccolo angolo di idee, fatto di scrittura, immagini e musica (per quanto ci possa permettere il mezzo internet attuale), ovvero cio' che ci sta piu' a cuore, sono raramente (ma e' dire poco) trattate e frequentate dall'informazione o dall'intrattenimento di Stato o privato.
Eppure non c'e' niente di piu' immediato e genuino, coinvolgente e divertente della musica che sgorga dal cuore di uno zampognaro delle montagne della Sila o delle parole in ottava rima di un maggiante della Maremma, come l'aria che si respira in una festa paesana tradizionale; per tacere di tutto il mondo artistico etnico-tradizionale-folk al di fuori dei nostri confini nazionali che e' davvero immenso e variegato, un mosaico accecante di colori e incastri, affascinante e misterioso, praticamente sconosciuto.

maggio 20, 2003

Terra da musica


Con mia sbalordita sorpresa, una delle scorse tarde serate, intorno alla mezzanotte, e' andata in onda una trasmissione televisiva dedicata alla musica popolare.
Sì; avete capito bene: musica popolare alla televisione.
Il rapporto tra televisione e musica in questi ultimi anni e' diventato sempre piu' conflittuale; la dimostrazione del suo potere da Grande Fratello è inversamente proporzionale alla quantità, alla varietà e alla qualità della musica che le televisioni di tutto il mondo trasmettono. E il suo attuale rapporto e' la semplice pubblicità, camuffata da servizio giornalistico, per il lancio di un nuovo disco da parte di una multinazionale del disco. Punto.
Ed e' comprensibile dunque che mi sia stupito.
Il programma in se' stesso non e' granche'. Almeno per questa prima puntata (in tutto saranno due...sic!) ho notato, a fronte di giustissime citazioni, diverse e profonde lacune.
Un esempio su tutti.

maggio 10, 2003

Un cantastorie moderno


Riportiamo volentieri lo stralcio di un articolo apparso sul supplemento a Il Cantastorie n.62, emblematico del periodo storico che stiamo vivendo, fotocopia naturalmente di altri, non certo tra i piu' edificanti e apoteosi dell'umano ridicolo. Buona lettura.

Il pericolo numero uno: chi e'? Il cantastorie...

(...) nelle 66 pagine del dossier-denuncia, presentato al Tribunale di Milano dagli avvocati del Presidente del Consiglio, si fa riferimento, tra varie argomentazione, a un fatto di cronaca che riguarda il cantastorie Franco Trincale.
Motivo di tanta premura nei confronti di un cantastorie e' quello di avvalorare la tesi della città inquinata dall'odio quindi (...) ottenere il traferimento ad altra sede del cosiddetto Processo SME.
Nell'istanza firmata dall'onorevole Silvio Berlusconi, si legge che "tale Trincale si porta presso la piazza del Duomo ogni fine settimana per vendere materiale diffamatorio, altresì arringando i numerosi presenti con ulteriori diffamatorie prospettazioni".