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gennaio 20, 2024

"Il denaro vince sempre" il mio debutto letterario.

Il denaro vince sempre

Ebbene, sono entrato anch'io nel variegato mondo della letteratura, lo stesso mondo di Dante, Ariosto, Calvino, Eco, ma anche quello del generale Vannacci!

Oggi pubblicare un libro è diventato semplice ed economico; e se da una parte è un vantaggio, permettendo di scavalcare il recinto che isola le case editrici, un'elite ormai secolare, dall'altra c'è il rischio della mediocrità sempre in agguato con un'alta percentuale di pubblicazioni di basso livello, non per i temi trattati, ma perché a molti degli scrittori cosiddetti indipendenti, mancano i fondamentali, rendendo spesso, una buona idea, illeggibile.

Da qui l'elite, giocando su diversi fattori, in primis la pigrizia dei lettori, ha relegato l'autopubblicazione a letteratura di terz'ordine, verità parziale e troppo amplificata; all'estero infatti tenuta in altra considerazione.

Per quanto mi riguarda ho ripiegato sul genere giallo o poliziesco, mistery per gli anglosassoni, per diversi fattori. Prima di tutto perché mi considero più un Simenon, un Chandler, un Camilleri, che un Kundera, un Pavese o un Dostoevskij; in secondo luogo ho deciso di scrivere per la gente, per il volgo, avremmo scritto un secolo fa, quella che una volta si chiamava "romanzo d'appendice", in Francia lo chiamavano "feuilleton", perché compariva a puntate nelle parti finali di un giornale o di una rivista.

Il canovaccio de Il denaro vince sempre ha almeno una quarantina d'anni. Lo avevo concepito in un momento della mia vita in cui il denaro, o meglio, la sua mancanza, stava condizionando troppo la vita della mia famiglia.

Anche i luoghi in cui si svolge la vicenda sono legati alla mia vita: Londra, dove nell'estate del 1974 trascorsi oltre un mese in un bed and breakfast di East Putney, il quartiere vicino a Wimbledon a una sterlina e mezza colazione compresa, quando i B&B in Italia non sapevamo cosa fossero; Palermo, dove sono stato più di recente e Roma, dove ogni tanto andiamo, con mia moglie, a lavorare in un piccolo teatro alla Garbatella.

L'inganno per il denaro era il tema di fondo, su cui dovevo sviluppare la vicenda. Allora concepii uno scrittore che per scommessa si mette a indagare su un cliente di sua moglie avvocatessa. Nella versione andata in stampa alla fine del 2023 ho invece creato un investigatore privato "leggero", specializzato in adulteri, ridimensionando il ruolo di superuomo che si ritrova in gran parte della letteratura poliziesca.

Pietro Fancelli ha un fratellastro, di padre diverso, procuratore della repubblica e assillato dai problemi di personale piuttosto che dai rapporti tra ministeri. Proprio per evitare tali rapporti spesso incarica il fratello di risolvere certe grane; ama la musica jazz, beve tè nero, possiede un gatto di nome Robespierre e lo studio è la sua abitazione. Non possiede un auto e usa taxi e mezzi pubblici per muoversi.

Spero vi appassioni e lo finiate tutto d'un fiato. Ho tenuto per questo i costi bassi: 8 euro e cinquanta il cartaceo e poco più di 2 euro e cinquanta il formato elettronico. Se poi siete abbonati al Kindle Unlimited, per voi l'eBook sarà gratuito su qualsiasi dispositivo.

Ah, dopo aver letto Il denaro vince sempre non dimenticatevi di inserire la vostra recensione.

A presto e buona lettura. E se vi piace, passate parola.

Stefano Cavallini

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