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marzo 20, 2003

Senza parole...


Siamo senza parole, siamo a poche ore dalla guerra... e se n'e' andato un altro pezzo della nostra memoria.
A pochi giorni dalla scomparsa di Roberto Leydi, un'altro importante esponente della musica popolare e' mancato: Roberto Murolo.
Murolo ha vissuto in prima persona l'evoluzione della canzone napoletana e questa sua nascita in un ambiente musicale e artistico così particolare (suo padre era l'autore poeta Ernesto Murolo) gli ha permesso di iniziare una carriera, a soli 18 anni con il quartetto Mida, (con il quale giro' parecchio anche all'estero) che e' terminata solo lo scorso anno, con la pubblicazione di Ho sognato di cantare; dal dopoguerra (la seconda mondiale) si e' affermato come
uno dei piu' completi autori e interpreti della canzone napoletana. Tra i brani piu' famosi da ricordare  'A casciaforte, 'O ciucciarielloAnema e core.
Chi volesse scrivere qualcosa su Roberto Murolo se magari lo avesse conosciuto o fosse solo un semplice appassionato, ci invii lo scritto, lo pubblicheremo con piacere.
Vorrei scrivere di qualcos' altro, di qualcosa di diverso, ma non riesco a pensare a qualcos'altro; il pensiero mi torna di prepotenza alla guerra, a quelle povere popolazioni che senza aver commesso nessun reato saranno giustiziate dalla nostra civilità, dopo essere state vessate, spogliate da ogni dignità e distrutte dal dittarore iracheno.
Giustizieremo innocenti come i romani giustiziavano nel Colosseo i cristiani, come i nazisti giustiziarono gli ebrei nei campi di concentramento, come l'11 settembre 2001World Trade Center.
Non si puo' continuare ad essere in balìa di poche persone che si comportano come trogloditi, che si sbranavano per il possesso di una caverna o di un animale ucciso.
Noi dietro ai nostri monitor crediamo di essere tanto diversi, da quegli ominidi primordiali. Ma la differenza e' davvero minima.
Nessuno di noi e' contro l'America, un grande paese fuori da ogni retorica, ma siamo contro certe decisioni, siamo contro l'uso dell'informazione per nascondere la verità, siamo contro il prevalere degli interessi dei pochi sugli interessi dei molti.
Occhio per occhio, dente per dente:  bisogna avere il coraggio d'interrompere questo circolo perverso, almeno per distinguerci dai trogloditi.


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